lunedì 19 gennaio 2009

La Procura di Salerno ha ragione: vero o falso ?

Mi lascia sinceramente sconcertato che una clamorosa notizia del genere, se vera, la dia solo Travaglio e non venga riportata in alcun organo di informazione.

Insomma, ci dicono che c'è la guerra tra Procure, che i giudici di Salerno hanno esagerato, che hanno fatto un provvedimento abnorme, hanno perquisito persino gli zaini dei bambini (persino!), che hanno svegliato le persone in piena notte (poverini!), che il ministro Alfano si è molto arrabbiato e li vuole punire.

Bene, la notizia è che il Tribunale del Riesame, l'unico organismo al quale il nostro ordinamento assegna il compito di giudicare sulle ordinanze dei giudici, rigetta le istanze presentate dagli indagati contro il famigerato decreto di perquisizione, lo conferma e condanna i ricorrenti a pagare le spese processuali.

Ora, io ho cercato in rete la conferma di questa notizia, ed effettivamente dovunque se ne parla solo sulla base del post di Travaglio. C'è poi un articolo del magistrato Felice Lima, lungo e complesso, nel blog "Uguale per tutti". Non c'è altro. Possibile ? Possibile che non sia vera ?

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Se si insiste per volere separare le carriere e, dunque, sottoporre la magistratura al controllo dell'esecutivo, un motivo ci sarà!

Tra l'altro, questa "riforma" stravolgente viene spacciata come panacea di tutti i mali, quando probabilmente, quello che veramente servirebbe è "soltanto" una migliore organizzazione logistica (che mi pare competa al Ministro).

Micheluzzo ha detto...

Io non capisco tutta questa paura che avete del controllo dell'esecutivo... avete forse peccato di fedeltà verso il Caro Leader attualmente al governo?

Anonimo ha detto...

Le uniche carriere che andrebbero realmente separate sono quelle di imprenditore mediatico e di leader politico...

Anonimo ha detto...

Del caso de magistris ne sentii parlare per la prima volt in alcune edizioni speciali di radio 24. era l'estate credo del 2007 ed allora non ne parlava nessuno. Dunque non sarebbe la prima volta.
Però la sentenza del tribunale del riesame riguarda i giudici di Catanzaro o riguarda altri soggetti che sono coinvolti nell'indagine?
a mio avviso poi la separazione delle carriere sarebbe auspicabile.
ogni sistema ha vantaggi e svantaggi e nonesiste il sistema milgiore in assoluto, ritengo tuttavia che il giudice per esperienza, formazione e competenza debba essere effettivamente terzo.
Se non ricordo male in Francia vige il sistema della separazione delle carriere ed il potere politico (governo) ha la possibilità di bloccare le indagini dell'accusa.
In questo caso tale "blocco" deve risultare ufficilamente nel fascicolo.
Ecco questo sistema non mi spaventa per la semplice ragione che il governo si assume la responsabilità dei propri atti.
L'italia non è matura per soluzioni del genere? non lo so tuttavia proverei lo stesso, perchè comuqnue non mi piace l'idea di una parte illuminata che decide per il bene del popolo.

Antonio Lo Nardo ha detto...

Anonimo, il Tribunale del Riesame si è pronunciato (confermandola in pieno) sul famoso decreto di perquisizione firmato dalla procura di Salerno sui giudici di Catanzaro, che ha fatto gridare allo scandalo per delle cose che, ad una lettura obiettiva, sono invece del tutto normali in questo tipo di vicende.
Tu che sei un addetto ai lavori, puoi utilmente leggere lo scritto di Felice Lia, citato nel post.

Anonimo ha detto...

credo, ma potrei sbagliarmi perchè non sono un penalista, che il tribunale del riesame si possa pronunciare limitatamente ai soggetti che impugnano il provvedimento ed ai capi del provvedimento impugnati. Il tribunale potrebbe essersi pronunciato sul provvedimento senza toccare i soggetti ed i capi dello scandalo e questo spiegherebbe la scarsa attenzione dei media. Ho semplicemente il sospetto (ma non ho letto integralmente tutto sulla vicenda)che non sia questa la prova del 9.
La cosa secondo me più grave in questa vicenda è stato il controsequestro della procura di catanzaro che ha agito senza poteri, mi pare sia stato un caso di esercizio del potere svincolato da qualsiasi rispetto dei presupposti di legge. Di più se è vero ciò che hanno riportato nei giornali il provvedimento del controsequestro sarebbe stato emesso da un organo che non aveva alcun potere al riguardo.
Di contro non trovo nulla di strano che abbiano perquisito magistrati in pigiama e zainetti di bambini, è assolutamente normale.
eppure se male non ricordo in un articolo di repubblica (giornale schierato a favore dei magistrati) il cronista si scandalizzava di ciò.

Antonio Lo Nardo ha detto...

Ma è proprio il provvedimento la pietra dello scandalo.

Come si fa di solito, hanno messo il provvedimento al centro della polemica per sviare l'attenzione dall'oggetto delle indagini Why Not e Poseidone.

Anonimo ha detto...

Il post è bellissimo.
Credo che per chiunque abbia un minimo di formazione giuridica (ma forse per chiunque abbia un minimo di voglia di approfondire) il sequestro della Procura di Salerno può anche essere sbagliato, eccessivo, etc., ma il controsequestro della Procura di Catanzaro è chiaramente un atto abnorme.
In questa storia, la cosa che più mi colpisce non è la confusione nelle informazioni (eccetto Annozero), ma la reazione sbagliata del CSM (dell'ANM me ne frego) che si è appiattito sullo "scrontro tra Procure" peraltro punendo pesantemente solo quella che aveva agito nel rispetto delle norme (sia pure con un atto grave).
Hanno avuto paura dell'inchiesta Why not? non voglio crederlo, ma non so spiegarmi i comportamento del CSM.
Quando una istituzione (CSM, Procura di Catanzaro) decide deliberatamente di usare il suo potere in violazione della legge E' LA FINE DELLA DEMOCRAZIA.

Toni

Antonio Lo Nardo ha detto...

Sarà un caso, ma l'atteggiamento dell'ANM e del CSM, che in passato difendevano fieramente l'indipendenza dei giudici (e la democrazia), è cambiato da un certo preciso momento. Sai quale ?
Da quando Mastella è stato ministro della Giustizia.
Mastella avrebbe enormemente aumentato il numero degli incarichi al Ministero affidati a magistrati.
Sarebbe il caso di approfondire.

Anonimo ha detto...

a pag 39 delle motivazioni del provvedimento del csm si da conto dell'irrilevanza, ai fni disciplinari, della decisione del tribunale del riesame (che a quanto pare riguardava soggetti non magistrati e per chissà quali motivi).
Al di là di questo aspetto, non comprendo perchè le sanzioni più gravi siano state riservate al solo Apicella e non anche a Iannelli.

Antonio Lo Nardo ha detto...

Dove l'hai trovato ?

Anonimo ha detto...

sul sito dell'ansa c'è la notizia del deposito delle motivazioni del csm ed è possibile leggere il provvedimento. sembrerebbe che, per quello che interessa la "guerra tra procure", il provvedimento di sequestro della procura di salerno sia stato superato dalla successiva accettazione da parte della stessa procura di copie conformi. se ciò fosse vero avrei dubbi sullo scoop di travaglio (potrebbe, il condizionale è d'obbligo, essersi verificato che il tribunale del riesame si sia pronunciato sulle sole parti ancora in vita del decreto in questione).
altra cosa: iannelli aveva informato ripetutamente il csm e la cass della lite in corso con salerno; quesito: è stato legittimo il silenzio del csm ? o questo silenzio non è stato pure complice della degenerazione della situazione tra le due procure. in sostanza perchè il csm è intervenuto solo a fatto compiuto quando aveva elementi per dirimere prima la vicenda?
p.s.
fa "sorridere" la pratica del "copia incolla"