Adesso è il momento dell'attacco alle intercettazioni. Come dire: tolleranza zero contro le indagini. Invece di potenziare gli strumenti a disposizione della giustizia, si pensa a spuntarne le armi.
Le opposizioni insorgono sdegnate: da Di Pietro al Partito Democratico. Fa piacere che il PD sembra aver cambiato opinione; eppure fino a ieri le dichiarazioni di alcuni importanti esponenti erano di tutt'altro tenore.
Terremo duro ?
16 commenti:
Violante & Co. pensavano che una volta fatta fuori la sinistra radicale non avrebbero avuto più nessun ostacolo sulla via del "volevose bene", inaspettatamente però Italia dei Valori non fa passare alcun incucio e quindi le Finocchiaro e i Fassini di tuno, seppur contro voglia, sono obbligati a recitare il ruolo dell'opposizione.
Sigh! A ridateme ...........
Infatti già Walter ha cominciato a buttarla sulla privacy: ecco qual è, anche per lui, il principale problema della giustizia.
Se quest'altra "porcata" non passerà sarà merito di Di Pietro e di quel che resta della stampa indipendente.
Ma perchè per voi quello che dice Di Pietro è ok e quello che dice Veltroni (o Violante o la Finocchiaro etc. etc.) è necessariamente sbagliato?
Una spiegazione c'è: Di Pietro dice quello che esattamente voi volete sentirvi dire, la pensa come voi, dice e fa esattamente quello che voi avreste detto e fatto.
Una cosa ho imparato: dal di fuori le cose sono sempre o nere o bianche. Quando ci si sporca le mani (coi fatti, con la gestione della cosa pubblica....persino con semplici numeri) le cose non sono più o nere o bianche, hanno tante sfumature, ci sono interessi contrastanti (non classificabili in "giusti" e in "sbagliati"). Noi che stiamo al di fuori delle faccende politiche vediamo (e forse è inevitabile) o tutto bianco o tutto nero. Ma mi chiedo: Di Pietro? non riesce a intravedere la "complessità" delle cose?ma lui non sta dentro la politica?forse non sarà mica un populista!!!! (dal De Mauro leggo che populismo è un "atteggiamento politico di esaltazione velleitaria e demagogica dei ceti più poveri").
Perchè quando qualcuno parla di fatti reali e di come stanno veramente le cose diventa automaticamente populista e demagogo?
Come vedi caro Virus per te le cose sono chiare e semplici ("fatti reali" e "come stanno veramente le cose")....nere o bianche.
Questo non è male, un'idea delle cose bisogna farsela e il nostro cervello ha bisogno di fatti chiari e semplici.
Ma da un politico (o da un giornalista...pesino anche da un comico) mi aspetto qualcosa di diverso....
Emilio, hai detto bene: le cose assumono tante sfumature "quando ci si sporca le mani".
Battute a parte:
l'insofferenza di molti (come me) per molti comportamenti del PD dipende proprio dal fatto che giudichiamo senza pregiudizi, elogiando o criticando a seconda dei casi; e questo vale per il PD, per Di Pietro, e per chiunque altro.
Esempio:
PD: Bersani+; Visco+; Bassolino-
Di Pietro: legalità+; qualità_politici_locali-
FI: Brunetta+; tutto_il_resto-
Vedo invece molte, ma davvero molte, granitiche certezze in chi continua a difendere acriticamente il PD *a prescindere*.
anche nella patria della privacy il povero Carlo fu vittima delle intercettazioni, chi ricorda la famosa frase:"vorrei essere il tuo tampax"?
effettivamente sulla rilevanza politica, giudiziaria e sociale di certe frasi e sull'opportunità della pubblicazione e/o inserimento nei fascicoli processuali, avrei qualche dubbio. in realtà la questione meriterebbe di essere affrontata senza strumentalizzazioni poiché riguarda situazioni di pari dignità(la stessa anm non ignora nè sottovaluta il problema in sè)ed il compito della classe politica dovrebbe essere proprio quello di bilanciare, soppesare gli interessi diversi.Ma l'approccio strombazzante ed approssimativo mi sembra tale che ben difficilmente verrà fuori qualcosa di buono.
aggiungo perchè proprio un decreto legge?
Nero "ma anche" bianco.
grigio
Di Pietro "ma anche" De Gregorio.
Con la differenza che De Gregorio adesso sta dall'altra parte.
Puoi dire lo stesso di:
Cardinale;
Enzo Carra;
Cocilovo;
(fino a ieri) De Mita;
Crisafulli
???
Essendo Tampax...
bianco "ma anche" rosso!
L'accalorato intervento del solito Emilio mi ha fatto scoprire il vero ispiratore o estensore di una parte fondamentale del copione scritto da Sorrentino per il film "il divo". In particolare mi ritorna in mente l'incontro-scontro tra il diabolico Giulio ed Eugenio Scalfari.
Una scena mitica, realistica e tipicamente democristiana" al contempo. Coerente, quindi al progressivo spostamento al centro di quelli che furono utopici sessantottini.
Ribadisco: sigh! E ... a ridateme .....
Magari fosse uno spostamento "al centro". Qui sembra invece uno spostamento al nulla.
Tutto questo balletto in punta di fioretto con Silvio, mentre lui mena cazzotti incredibili, mi fa pensare male.
Che abbiano scheletri nell'armadio ?
Quindi, Antonio, ritorniamo al bellissimo film documento di Sorrentino!
Verrebbe da pensare che il Berlusca, stante la veneranda età dell'eterno Giulio e per dare continuità alla sua efficace dottrina, tra le tantissime acquisizioni espansionistiche abbia anche acquistato il "maxi archivio" di Andreotti o che qualcuno ne abbia donato copia.
Il "surreale" Walter coi suoi vacui interventi "rivelatori" mi ricorda tanto il personaggio smemorato della Dandini (quello che risvegliandosi ripensava con nostalgia ai Pooh) e un pò anche il bellissimo film "Bye Bye Lenin" ..... qualcuno ne ha memoria?
Bellissimo film, caro Essec.
A parte questo, ormai è passata l'idea che le intercettazioni vanno limitate al massimo, possibilmente ai soli reati in cui prevedibilmente non dovrebbe incorrere Berlusconi. Per il resto, con decreto, si deciderà che sarà tassativamente vietato indagare con qualsivoglia mezzo.
Lo stesso PD sta venendo incontro alle idee del Governo su questo tema, mercanteggiando semplicemente sulla tipologia di reato per cui sarà ancora possibile utilizzare (ma solo in casi eccezionali) lo strumento delle intercettazioni.
Siamo messi veramente male. Ormai lo Stato ha deciso di non perseguire più alcun reato. La cultura dell'illegalità ai massimi livelli, con la certezza dell'impunità.
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